ROTTO IL SOFFITTO DI CRISTALLO
Il mondo non ha finalmente più bisogno di quote rosa, cessato per sempre il “pat pat” sulle spalle delle donne.
Le donne si stanno prendendo il mondo e il mondo migliorerà presto.
Non in tutto il mondo certo, non per ora in Afghanistan dove invade sempre maggiormente l’orrore, non in Africa con ancora villaggi che praticano orribili rituali sulle donne, non nei luoghi in cui le dodicenni vengono date come schiave in sposa a uomini vecchi e ce n’è di più, ma il cambiamento del mondo occidentale fa sperare che presto si allargherà a macchia d’olio la liberazione definitiva.
Già in alcuni di questi paesi donne coraggiose stanno battagliando, sopportano prigione, frustate, torture, talvolta sono uccise, ma loro non depongono la lotta, fanno staffetta, una dopo l’altra, come lungo tutta la storia del mondo.
Resistono e vincono. Le donne coraggiose.
Quello che è successo alle Olimpiadi 2021 a Tokyo non è un grido ma una prova ufficiale della forza delle donne.
Molte vittorie di donne, tante italiane ma poi in qualunque paese, e la bellezza infinita è che spesso provengono da etnie diverse da quelle del paese in cui sono nate, questo dovrebbe bastare anche per eliminare il razzismo.
Non ci sono più colori, non ci sono più uomini o donne: c‘è la pura competizione, la professionalità, la responsabilità, il desiderio, la competizione sana, di esseri umani.
In diverse categorie sportive le donne stanno dimostrando la loro forza, il loro impegno, le loro capacità, stanno dicendo con i fatti e non con le parole, siamo con voi, uomini, siamo sulla stessa linea di partenza, siamo concorrenti come tutti gli altri, non abbiamo bisogno di agevolazioni e: attenzione! miriamo al traguardo.
Un evento commovente, fa scoppiare il cuore, perché sta succedendo tutto all’improvviso dopo anni e anni, di colpo, il mondo, sta voltando pagina.
Sta talmente voltando che in Turchia pare si stato dato l’ordine di ripetere tutte le mattine nelle scuole il nome della vincitrice della medaglia di bronzo per la lotta libera, Yasemin Adar .
Chissà forse la prossima volta che ci sarà là una trattativa internazionale, ci sarà una sedia in più intorno al tavolo.
Era il 5 agosto del 1981, solo 40 anni fa, Franca Viola , oggi entrata nella boa dei 70, sopportò otto giorni di violenze e maltrattamenti e digiuno per rifiutare a un mafioso il cosiddetto matrimonio riparatore, da allora (soltanto da allora!) dichiarato fuori legge: la prima donna, a lei e a tutte le donne ignorate, sfruttate, abusate in mille modi nel corso della storia, che hanno raggiunto traguardi per noi, va dedicato un pensiero riconoscente.
Messi da parte centrini e ferri da maglia (non che in questo ci sia niente di male), ora ci si cimenta nel Karate, nella lotta libera, nel salto con l’asta, nel pugilato, a fianco di discipline già affrontate come nuoto, salto in alto e corsa.
O, in altre dimensioni, non più solo insegnante, infermiera o segretaria o avvocato ma Capo di Stato, vigile, militare, ingegnere, poliziotto e astronauta.
Oggi le donne la loro storia la scrivono, non è un caso se a Milano hanno festeggiato la prima statua di una donna, Margherita Hack, operazione promossa dalla”Fondazione Deloitte”, con la “Casa degli Artisti” e sostenuta dal Comune di Milano la prima di una lunga serie di statue al femminile che dovranno chiudere il gap da parte degli uomini nei confronti delle donne .
Altre 28 statue di personaggi muliebri saranno approntate nel prossimo anno.
Intanto nelle librerie appaiono volumi su volumi di tutti i generi, anche illustrati per i bimbi dell’asilo, con biografie di donne mai sentite nemmeno nominare eppure, nelle loro vite quasi segrete, hanno composto meraviglie nella musica, scrittura, pittura, o nei viaggi e persino nell’imprenditoria, o nella scienza, tutte all’ombra di un uomo.
C’era quel detto: “dietro ogni uomo di valore c’è una donna di valore”.
E’ stato molto comodo.
Ora sta cambiando davvero, le donne hanno capito che devono aprire la porta di casa e andare a prendersi quello che vogliono.
E non lo fanno copiando gli uomini, restano quello che sono.
In tutto il mondo le donne stanno entrando nei posti al potere, stanno dimostrando che sanno come fare per arrivarci.
In passato non avevano molte possibilità, oggi sono combattive perché hanno l’esempio delle più coraggiose.
E gli uomini cominciano ad apprezzarle per quello che valgono.
È un grande anno per le donne e per il mondo, malgrado la pandemia, e non è un caso se proprio in questo periodo nel gruppo dei Primati dell’isola di Kjushu, in Giappone, sia avvenuta una rarissima scalata al potere da parte di un esemplare di sesso femminile, una scimmia ha rotto il soffitto di cristallo, sfidando il maschio Alfa, ha vinto, ora è capo, e guida un gruppo di 677 macachi.
Beh, non credo ci sia molto da aggiungere, si chiude il cerchio, d’altra parte, un essere vivente in grado di gestire fisicamente e mentalmente la produzione e la nascita di un figlio ha semplicemente una marcia in più, di ostacoli gliene sono stati messi intorno molti, per secoli, ora li sta spostando semplicemente con un lungo, elegante, dolce, morbido gesto del braccio.
“Scusa, puoi spostarti? Sto passando, grazie.”