Filemone e Bauci.

Filemone e Bauci sono tornati.

Dopo gli anni dei divorzi e della fine della famiglia ecco uscire dalle “Metamorfosi” di Ovidio i due vecchietti innamorati, trasformatisi sulla porta di casa, a vecchiaia finita, in due querce con i rami intrecciati: sogno seguente al principe azzurro di tante adolescenti  degli anni 50.

Li ha riportati in vita il designer spagnolo Martin Azua, inventando un vaso in noce di cocco e torba cellulosa e compatta e un seme di pianta.

Li ha riportati in vita nella tomba, basta infatti mettere le ceneri del defunto in questo vaso insieme ad un seme di una pianta a lui o lei gradita e piantare il tutto in terra, in un luogo sempre gradito al defunto.

Nascerà una pianta .

Ecco i due vegliardi, magari non  tanto vicini nella vita, possono ,almeno in morte e, forse, per l’eternità, dipende dal luogo e dalla pianta, stare  vicini, deliziarsi degli uccellini e del vento e della pioggia  e della neve o sole dove sarà e, perché no, magari osservare dall’alto un picnic dei  nipotini e figli sotto le fronde.

C’è già qualcuno che mette le ceneri in una pianta senza dire niente a nessuno.

Questo nuovo modo è ufficiale, possibile, facile, un bel modo di tornare alla terra per rinascere in una bella cosa che può piacere ai vivi.

Oggi c’è una grande “manutenzione del defunto” come la chiamo io, all’estero c’è da sempre ,in Italia da qualche anno, questo della pianta, oggi,è il modo più naturale, più leggero e anche meno dispendioso di occuparsi teneramente di questa manutenzione, alias ricordo, anche fuori dal proprio cuore.

Un punto fisso ma più gradevole di una tomba ,per chiacchierarci insieme.

Va bene anche per single, se Filemone e Bauci saranno lontani perché non vogliono essere vicini, troveranno di certo altri due alberelli con cui condividere l’amicizia.

 

 

 

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